DESCRIZIONE
Albero ampiamente coltivato per la grande importanza economica nella produzione del legname e, specie in passato, nell’industria alimentare. Presente dopo l’ultima glaciazione in alcune aree di rifugio dell’Europa sudorientale e forse dell’Italia peninsulare, il suo areale è stato ampiamente esteso ad opera dell’uomo già in epoca preromana.
Il castagno è una specie molto longeva, dal fusto colonnare, fessurato longitudinalmente negli esemplari maturi, e chioma espansa e rotondeggiante; può raggiungere una altezza variabile dai 10 ai 30 metri. Presenta grandi foglie lanceolate a margine seghettato; il frutto, la nota castagna, è un achenio ricco di amido racchiuso, in numero di 1-3, in un involucro spinoso comunemente chiamato riccio. La fioritura avviene a maggio-giugno e la fruttificazione a settembre-ottobre. Ambiente: boschi collinari e montani, talora monospecifici
Consigli per la coltivazione e la cura
CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE E LA CURA
Periodo migliore per la messa a dimora: da ottobre a novembre.
Zona ideale: fascia collinare e submontana (200-800 m); eccezionalmente anche piano basale o montano inferiore
Esposizione: nelle prime fasi di sviluppo tollera un moderato ombreggiamento, mentre da adulto predilige esposizioni soleggiatE
Suolo: abbastanza sciolto e ricco in nutrienti, moderatamente acido
Esigenza di acqua: medio-alta