DESCRIZIONE

Pianta suffruticosa a portamento eretto, alta 40-60 cm, eccezionalmente fino ad un metro, densamente fogliosa e di colore grigiastro per la fitta peluria. I rami giovani sono anch’essi tomentosi e angolosi. La pianta è aromatica. Le foglie sono persistenti, opposte, lineari-lanceolate, lunghe 1–3 cm, con margine ripiegato, bianco-tomentose su entrambe le pagine. I fiori sono riuniti in e ovato-cilindriche a spiga di 2-3 cm, vistose e compatte, sormontate da di 2-3 brattee ben sviluppate, di colore viola o blu. I fiori hanno corolla a petali fusi di colore blu-violaceo, lunga circa mezzo centimetro. A differenza della congenere L. angustifolia, la lavanda selvatica, pur producendo un olio essenziale utilizzabile in profumeria, non trova un impiego significativo. Nel Lazio è specie rara, rinvenibile come spontanea in zone di gariga e macchia bassa a Cerveteri, negli Ausoni-Aurunci e nelle isole ponziane.

CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE E LA CURA

Periodo migliore per la messa a dimora: da ottobre a novembre

Zona ideale: dalla pianura alla collina (0-400 m)

Esposizione: soleggiata

Suolo: spiccatamente acido (sabbioso)

Esigenza di acqua: bassa