DESCRIZIONE
Pianta arbustiva sempreverde a portamento cespuglioso, alta fino a 6 m, con fusto eretto e ramificato fin dalla base. Le foglie sono lanceolate, lunghe 8-14 cm, coriacee e lucide superiormente e presentano specifici adattamenti all’aridità. Allo stato spontaneo non sopporta temperature inferiori ai 5-7 gradi centigradi.
Fiori ermafroditi raccolti in corimbi, di colore che va dal bianco al roseo o al giallo e al rosso carminio, molto vistosi. L’oleandro è una pianta velenosa in tutte le sue parti per la presenza di alcaloidi tossici, ma in particolare le foglie contengono glucosidi, oli eterei e acidi organici fortemente tossici.
In natura l’oleandro cresce prevalentemente in ambienti sassoso-sabbiosi lungo il greto di fiumi e torrenti a portata intermittente (le fiumare calabre e siciliane). Per la bellezza delle fioriture l’oleandro è ampiamente utilizzato, specie nel centro-sud, come ornamentale in giardini privati e alberature stradali ma anche per rinverdire scarpate autostradali.
CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE E LA CURA
Periodo migliore per la messa a dimora: da ottobre a dicembre
Zona ideale: dalla pianura alla collina (0-200 m)
Esposizione: soleggiata
Suolo: neutro-indifferente
Esigenza di acqua: media