DESCRIZIONE

Albero della famiglia delle Pinacee alto fino a 20-25 metri, originario del Mediterraneo e dell’Asia Minore e ampiamente diffuso nell’Europa occidentale e nord Africa, soprattutto nelle aree litoranee, dove è coltivato per il seme e per rimboschimento.
Ha un portamento caratteristico, con un tronco rettilineo o lievemente curvo, spesso biforcato a varie altezze e una grande chioma espansa a globo, col tempo sempre più simile a un ombrello. La corteccia presenta una scorza (ritidoma) dalla classica colorazione marrone-rossiccia che si fessurata in placche allungate. Le foglie sono aghi lunghi accoppiati, da 10 a 20 cm, flessibili e di consistenza coriacea.
Gli strobili, detti pigne, sono di forma ovoidale, lunghi 8–15 cm. Impiegano 36 mesi per maturare, e si aprono a maturità per far uscire i semi. Questi ultimi, i pinoli, sono lunghi 2 cm, di color marrone chiaro con un guscio legnoso.
Predilige i terreni vulcanici a reazione acida, planiziari e collinari profondi (terreni pozzolanici a Roma e Napoli), e anche rupi in zone litoranee o interne.

CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE E LA CURA

Periodo migliore per la messa a dimora: tarda estate

Zona ideale: dal livello del mare al piano collinare (0-500 m)

Esposizione: soleggiata

Suolo: acido

Esigenza di acqua: media