Presso l’Ospedale “INMI Lazzaro Spallanzani” di Roma abbiamo piantato:
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- ASL Roma 3 – INMI Lazzaro Spallanzani
- 5 Acero riccio (Acer platanoides)
- 14 Corbezzolo (Arbutus unedo)
- 66 Biancospino (Crataegus monogyna)
- 11 Leccio (Quercus ilex)
- 10 Sughera (Quercus suber)
- 4 Lentisco (Pistacia lentiscus)
- 8 Viburno (Viburnum tinus)
- 5 Acero campestre (Acer campestre)
- 5 Orniello (Fraxinus ornus)
- 5 Albero di Giuda (Cercis siliquastrum)
- 4 Corniolo (Cornus mas)
- 4 Sanguinella (Cornus sanguineum)
- 10 Alloro (Laurus nobilis)
IN QUESTA AREA DI PIANTUMAZIONE VENGONO CONVERTITI IN OSSIGENO 6040kg CO2/anno
Albero o alberello (altezza massima 20 m) dalla chioma ombrelliforme. Le foglie, molto caratteristiche, presentano picciolo lungo all’incirca quanto la lamina, che ha una larghezza di circa 13-17 cm e risulta suddivisa in 5 lobi principali dal margine frastagliato in cui denti lunghi e acuti si alternano a insenature semicircolari. I fiori sono raccolti in corimbi eretti, precedenti la comparsa delle foglie. Il frutto è una samara dalle ali divergenti ad angolo ottuso o quasi piatto. Ambiente: boschi montani termofili. Consigli per la coltivazione e la cura
Specie sempreverde con portamento sia arboreo sia arbustivo, raggiunge al massimo 8 – 10 metri di altezza; il tronco è sempre molto ramificato e la chioma è compatta. Le caratteristiche bacche dalla buccia rossa rugosa maturano in autunno
Piccolo albero a crescita molto lenta che può vivere sino a 500 anni. Il tronco è sinuoso e la corteccia liscia; i fiori di colore bianco molto profumati e i frutti rossi persistenti ne fanno una pianta molto usata negli arredi urbani.
Albero alto fino a 25 m con chioma sempreverde; il tronco presenta una scorza rugosa grigio-brunastra, screpolata in placchette subrettangolari. Grazie alla particolare resistenza alle avversità e ai danni da inquinamento è molto comune come albero ornamentale nel verde urbano.
Albero sempreverde che può raggiungere i 20 – 25 metri di altezza e un diametro del tronco di un paio di metri. La chioma è molto espansa. La corteccia, da cui si ricava il sughero, è spessa e spugnosa, rende la pianta particolarmente resistente agli incendi.
Arbusto sempreverde, tra i più tipici della macchia sclerofilla litoranea. Ha chioma fitta e molto ramificata, dal caratteristico odore resinoso e foglie paripennate, composte da 6-10 foglioline; ambiente: macchia mediterranea, dune, boscaglie termofili.
Arbusto sempreverde alto fino a 4-5 m, ramificato dalla base, con i rami giovani pubescenti. Ampiamente utilizzato per siepi e arredi urbani anche per le abbondanti fioriture prolungate dall’autunno alla primavera; ambiente: macchie, boschi termofili, rupi.
Latifoglia arborea caducifoglia dal portamento vigoroso e globoso. È specie con buone potenzialità di colonizzazione di terreni aperti grazie ai frutti (disamare) alati; ambiente: boschi e boscaglie, siepi
Albero caducifoglio dal tronco eretto leggermente tortuoso e rami opposti ascendenti, con corteccia liscia grigiastra e opaca. La chioma è ampia con foglie composte imparipennate. È particolarmente adatta alla silvicoltura e a interventi di rimboschimento.
Arbusto e albero caducifoglio dalla precoce fioritura di colore rosa acceso, ampiamente utilizzato nelle alberature urbane; ambiente: arbusteti e boscaglie, rupi termofile.
Arbusto e basso albero caducifoglio; frutti (corniole) commestibili; ambiente: boscaglie e boschi di latifoglie, arbusteti.
Arbusto caducifoglio dal caratteristico fogliame rosso-violetto in autunno; ambiente: boscaglie e boschi di latifoglie, arbusteti.
Latifoglia arborea sempreverde, molto aromatica in tutte le sue parti, elemento relitto dell’antica laurisilva pre-pliocenica; ambiente: forre, boscaglie e boschi mesofili