Presso l’Ospedale P.O.Belcolle – St.Sammartinese s.n.c.-Viterbo piantiamo:
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- Ospedale – ASL di Viterbo – P.O.Belcolle – St.Sammartinese s.n.c.-Viterbo
- 3 Acero campestre (Acer campestre)
- 2 Carpino nero (Ostrya carpinifolia)
- 2 Ciavardello (Sorbus torminalis)
- 2 Cerro (Quercus cerris)
- 2 Biancospino (Crataegus monogyna)
IN QUESTA AREA DI PIANTUMAZIONE VENGONO CONVERTITI IN OSSIGENO 440kg CO2/anno
Latifoglia arborea caducifoglia dal portamento vigoroso e globoso. È specie con buone potenzialità di colonizzazione di terreni aperti grazie ai frutti (disamare) alati; ambiente: boschi e boscaglie, siepi
Pianta per lo più a portamento arboreo ma talvolta anche arbustivo è ampiamente adattabile, con capacità di agire come specie pioniera su suoli poveri. È diffusa dal livello del mare fino al piano montano, dove predilige suoli poveri di acqua.
Specie caducifoglia con portamento da arbusto o piccolo albero, raggiunge anche i 15 – 20 m di altezza. La corteccia è grigio-brunastra e le foglie, di forma caratteristica, hanno profondi lobi acuti, irregolarmente dentati, dal caratteristico colore rosso sanguigno in autunno. È specie pioniera nella colonizzazione delle aree degradate.
Grande albero, che può raggiungere i 35 m di altezza e diametri superiori al metro, meno longevo delle altre querce caducifoglie. Ha tronco dritto e slanciato, in bosco ramificato dal terzo superiore e chioma mediamente densa. La corteccia, dapprima grigia e liscia, dopo una decina di anni forma solchi profondi di colore rossastro, più evidenti nella stagione vegetativa. Le foglie sono di forma molto variabile, tardivamente caduche e scabre superiormente; spesso profondamente lobate, quasi a toccare la nervatura centrale, in numero di 4-7 lobi per lato, sono però molto variabili, anche nella stessa pianta e/o in diverse fasi fenologiche. Le ghiande sono grandi e coperte fino a metà da una cupola emisferica, formata caratteristicamente da squame divergenti lunghe anche 1 cm; contengono molto tannino e sono perciò poco appetite dagli animali. Il legno è poco pregiato; in passato veniva impiegato per la produzione di traverse ferroviarie e doghe da botti, ma oggi è utilizzato quasi esclusivamente come legna da ardere e per la produzione di carbone. È una specie tendenzialmente mesofila, sebbene possa vegetare in un ampio range altitudinale, essendo, di fatto, limitata verso il basso dalla lecceta e verso l’alto dalla faggeta. Nei riguardi del terreno l'optimum è rappresentato da suoli vulcanici a reazione sub-acida.
Piccolo albero a crescita molto lenta che può vivere sino a 500 anni. Il tronco è sinuoso e la corteccia liscia; i fiori di colore bianco molto profumati e i frutti rossi persistenti ne fanno una pianta molto usata negli arredi urbani.