Consultori familiari

 

I Consultori Familiari (CF) servizi sociosanitari di base, ad accesso diretto e gratuito, a tutela della salute della donna, della gravidanza e del feto, della coppia, della famiglia e dell’età evolutiva, si collocano come servizi di prossimità con il territorio di importanza strategica nell’assetto dell’assistenza distrettuale, come previsto dai LEA. Tali servizi sono improntati ad un alto livello di integrazione sociosanitaria e di innovazione avendo come bacino di utenza una popolazione con bisogni complessi e, a volte, difficile da raggiungere. I presidi consultoriali devono essere facilmente riconoscibili e accessibili particolarmente dalla popolazione che presenta aspetti di “fragilità” e che spesso non riesce ad entrare nel sistema sanitario come, ad esempio, le persone che non parlano e non comprendono la lingua italiana.

I Consultori Familiari svolgono la propria attività anche in sinergia con altre istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio (Enti Locali, Scuole, Giustizia, Terzo Settore, ecc.) attraverso una progettualità condivisa e con la definizione di Protocolli d’intesa e l’integrazione programmatoria territoriale con i Comuni/Municipi nel Piano di zona. Per quanto concerne l’area della prevenzione e promozione della salute, le attività consultoriali sono state indirizzate a prevenire situazioni di disagio e a rispondere ad una domanda relativa al bisogno di accompagnamento in particolari momenti di cambiamento psicobiologico (menarca, gravidanza, menopausa, andropausa) e di cambiamento di status sociale (matrimonio, separazione, neo-genitorialità, adozione, uscita dei figli dal nucleo familiare) legati alle diverse fasi del ciclo di vita della persona e della famiglia. In particolare, la gravidanza e i primi anni di vita rappresentano fasi particolarmente importanti per il benessere della persona. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato nel miglioramento della qualità della vita della madre e del bambino uno degli obiettivi sanitari prioritari da raggiungere a livello mondiale.

L’attività dei consultori è, al contempo, indirizzata verso gli obiettivi che le strategie internazionali indicano. L’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile individua due obiettivi denominati “3. Salute e benessere” e “5. Uguaglianza di genere” che comprendono aree di intervento ricadenti nelle attività svolte dai Consultori Familiari quali servizi territoriali pubblici e gratuiti. Nell’ambito dell’obiettivo 3, infatti, si prevede di garantire, entro il 2030, l’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, inclusa la pianificazione familiare, l’informazione, l’educazione e l’integrazione della salute riproduttiva nelle strategie e nei programmi nazionali; con riferimento all’obiettivo 5, i traguardi da raggiungere sono duplici, ovvero eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica, compreso il traffico di donne e lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo (5.2) ed eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili (5.3).

Il monitoraggio regionale annuale che viene effettuato dall’Area Rete integrata del territorio – Ufficio Salute mentale dipendenze e minori sulle attività svolte dai consultori familiari su tutti gli 8 percorsi assistenziali attivi, grazie alla preziosa collaborazione dei Direttori dei Consultori e degli operatori che vi operano, consente di realizzare alcuni focus sulle attività svolte. Nell’anno 2022 nei 135 Consultori Familiari della Regione vi sono stati 177.667 accessi di donne (13-65 anni) che comprendono la lingua italiana (191.775 nel 2021, 133.403 nel 2020) e 13.918 accessi di donne (13-65 anni) che non comprendono la lingua italiana (12.721 nel 2021, 7.969 nel 2020).

Le donne in gravidanza seguite e che hanno effettuato almeno 3 accessi sono state 9649 (11.612 nel 2021, 10.938 nel 2020). Inoltre, gli operatori dei Consultori Familiari hanno effettuato 17.470 consulenze post-partum effettuate entro un anno dalla nascita del bambino e riguardanti le dinamiche di coppia, la sessualità, il disagio psichico e le problematiche fisiche delle donne (24.540 nel 2021, 9.752 nel 2020).

Una particolare attenzione viene data alla vita nascente e all’organizzazione e allo svolgimento dei Corsi di Accompagnamento alla Nascita (CAN), a cui possono partecipare sia le mamme che i papà, dove vengono affrontati dall’equipe multidisciplinare (ostetrica, ginecologa/o, assistente sociale, psicologa/o, pediatri, infermieri) varie tematiche (genitorialità, allattamento, depressione post partum, ecc.): i genitori che hanno partecipato ai corsi sono stati 7.983 (6.929 nel 2021, 6.557 nel 2020).

In termini di integrazione ospedale-territorio da parte dei CF vi è stato un notevole impegno. Il numero di donne con gravidanza fisiologica seguite (che hanno effettuato almeno 3 accessi) e che sono state inviate al Punto Nascita attraverso una modalità standardizzata è stato di 5.120 (6.774 nel 2021, 5.415 nel 2020).

Un’azione rilevante è stata svolta anche in termini nei percorsi di prevenzione oncologica attività all’interno dei quali sono stati realizzati 91.950 screening del cervico-carcinoma con l’eventuale successivo invio alle strutture ospedaliere (85.371 nel 2021).

Per quanto riguarda il Percorso Giovani, durante nel 2022, 20.487 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 24 anni sono stati raggiunti a scuola si sono rivolti allo Spazio Giovani dei CF (2021 erano 16.396 mentre nel 2020 erano 15.648).

Di questi, il numero di adolescenti presi in carico all’interno dello Spazio Giovani è stato pari a 9.083 nel 2022, 10.072 nel 2021 e 8.029 nell’anno 2020. Nei percorsi destinati al contrasto della violenza di genere e alla protezione delle persone vulnerabili (donne e bambini) le Segnalazioni (utenti, Comuni, Forze dell’ordine, Tribunale, ecc.) giunte ai servizi consultoriali sono state 485 e sono stati presi in carico 427 casi (erano 313 nel 2019, 375 nel 2020, 437 nel 2021). Il numero di donne (con o senza figli) che sono state inviate anche ad altri servizi territoriali (TSMREE, Sert, DSM, ecc.) è stato pari a 138 (155 nel 2021).

Relativamente all’adozione nazionale e internazionale sono stati attivati 178 Gruppi di Orientamento all’Adozione (G.O.A.) (143 nel 2021, 67 nel 2020) per un totale di 617 coppie partecipanti e il numero di bambini accolti in un nuovo nucleo familiare è stato di 211 (231 nel 2021, 181 nel 2020).

Un altro fondamentale ambito di attività, svolta in integrazione con i servizi sociali e con gli altri servizi sociosanitari, prevista dai LEA, riguarda quello dei rapporti con il Sistema Giustizia (Tribunale per i Minorenni, Tribunale Ordinario e Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni).

Nel 2022 il numero di Decreti notificati dal Tribunale per i Minorenni è stato pari a 1.061 (883 nel 2021, 453 nel 2020) con un numero di risposte nell’anno 2022 pari a 732.

Il numero di Decreti notificati dal Tribunale Ordinario è stato 418 (295 nel 2021, 218 nel 2020) con un numero di risposte pari a 340.

Il numero di Decreti notificati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni è stato pari a 49 (37 nel 2021, 52 nel 2020) con un numero di risposte pari a 30.

Nel Primo Piano regionale di azioni per la salute mentale 2022-2024 “Salute e inclusione” (approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 762 del 29 settembre 2022) viene sottolineata l’importanza del ruolo svolto dai CF nell’ambito delle politiche per la salute mentale poiché la sua mission realizza un’alta integrazione sociosanitaria attraverso la collaborazione con gli altri servizi dell’Azienda Sanitaria (DSM, TSMREE, SERD, Reparti di Ostetricia e ginecologia Ospedaliera, Pediatria Ospedaliera, PLS/MMG) e svolge la propria attività anche in sinergia con altre istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio (Comuni, Scuole, Giustizia, Terzo Settore, ecc.) attraverso una progettualità condivisa e con la definizione di Protocolli d’intesa e l’integrazione programmatoria territoriale nel Piano di zona.

Il Piano regionale promuove strategie di intervento innovative e integrate da parte dei servizi pubblici consultoriali, sia con i servizi che si occupano di salute mentale, nonché con tutti gli Enti e Istituzioni interessati a vario livello (PLS/MMG, Scuola, Comuni e relativi centri attivati, Tribunale per i minorenni, terzo settore, Tribunale ordinario, Forze di Polizia ecc.) focalizzate principalmente sulle donne, sui bambini e sugli adolescenti quali, ad esempio, la salute mentale durante la gravidanza e fino al primo anno di vita del bambino (o dopo l’adozione di un bambino), l’assistenza alla gravidanza e puerperio anche alle donne inserite nel circuito penale (minorenni e maggiorenni) e ai loro bambini fuori dal carcere e/o in strutture sanitarie o socioassistenziali, la definizione di azioni volte alla prevenzione degli atti autolesivi e del suicidio nei giovani, in particolare quelli vittime di maltrattamenti, abusi e/o bullismo, o isolati socialmente in stretta collaborazione con i Servizi TSMREE e con i CSM.

Il Piano promuove anche la costituzione di gruppi di lettura attraverso i Consultori Familiari (per esempio ai bambini entro i primi 1000 giorni di vita, tra mamme/papà e bambini piccoli, con gruppi di adolescenti tra pari), anche in collaborazione con gli altri servizi, con le scuole, le biblioteche, con gli assessorati alla cultura, ecc. quale azione di contesto che può aiutare alcune popolazioni target di famiglie e bambini, come quelli provenienti da contesti culturalmente poveri e/o che vivono in condizioni di isolamento sociale.

Tutti i dati riportati evidenziano la capacità dei servizi consultoriali e degli operatori di offrire una risposta articolata a diversi bisogni di salute delle persone e delle famiglie.

In tale contesto, la sfida da affrontare nella sanità territoriale, in linea con quanto previsto dal PNNR, è quella dell’integrazione delle attività dei Consultori Familiari con la rete degli altri servizi sanitari e con il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2021-2025 da un lato e con quelli del versante sociale, scolastico e culturale dall’altro.