Nel 2019 la Regione Lazio ha avviato una vasta attività di formazione rivolta agli operatori e alle operatrici del settore sanitario, sociosanitario e psicosociale che operano nei servizi di pronto soccorso ed emergenza, perché possano ricevere gli strumenti necessari per identificare con maggiore precisione le vittime di violenza.

La formazione, avviata a dicembre 2019, coinvolge anche le operatici delle associazioni antiviolenza che gestiscono e lavorano nei centri antiviolenza e nelle case rifugio ùdella rete della Regione Lazio, per garantire alti standard professionali, prestazioni omogenee, lo scambio di buone prassi e la crescita di nuove realtà sui territori. Infine, nella formazione sono coinvolte anche le forze dell’ordine perché possano avere maggiore contezza delle problematiche e delle dinamiche più profonde del fenomeno della violenza maschile contro le donne e abbiano strumenti adeguati per intervenire e relazionarsi con le vittime.

Questi interventi rappresentano i pilastri per un più ampio riconoscimento delle vittime di violenza, per intercettare nel momento di maggior bisogno la possibilità di una fuoriuscita dal circuito della violenza e per creare una rete integrata di attori con competenze condivise, capaci di intervenire in contesti differenti. Le operatrici e gli operatori complessivamente coinvolti saranno circa 4.000.