La Regione Lazio è stata la prima regione in Italia a dotarsi di una legge per sostenere la parità nell’accesso e nelle progressioni di carriera nell’ambito delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (cosiddette Stem), grazie all’approvazione della proposta di legge n. 256 “Disposizioni a favore delle donne dirette al contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi di genere, per promuovere l’apprendimento, la formazione e l’acquisizione di specifiche competenze nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), nonché per agevolarne l’accesso e la progressione di carriera nei relativi settori lavorativi”.

Il cuore del provvedimento è volto a contrastare pregiudizi e stereotipi di genere, nonché a promuovere la formazione, il rafforzamento delle competenze, l’aumento della presenza in ambito lavorativo e nei percorsi di carriera delle donne nelle discipline Stem.

La legge prevede programmi specifici di orientamento, corsi di formazione, istituzione di borse di studio grazie alla stretta collaborazione con enti pubblici territoriali, scuole pubbliche e parificate, università ed enti di ricerca. Sono previsti strumenti partecipativi e collaborativi, l’adozione di un piano triennale degli interventi, l’approvazione di un programma annuale per promuovere l’apprendimento, la formazione e l’occupazione e per sostenere le attività culturali, sociali e a carattere informativo nel campo delle discipline Stem.