Comando Provinciale GDF Rieti
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Nel corso del 2022 abbiamo creato spazi verdi intorno alla caserma mettendo a dimora diverse specie arboree, quali:
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Nel corso del 2022 abbiamo creato spazi verdi intorno alla caserma mettendo a dimora diverse specie arboree, quali:
Latifoglia arborea caducifoglia dal portamento vigoroso e globoso. È specie con buone potenzialità di colonizzazione di terreni aperti grazie ai frutti (disamare) alati; ambiente: boschi e boscaglie, siepi
Albero ampiamente coltivato per la grande importanza economica nella produzione del legname e, specie in passato, nell’industria alimentare. Presente dopo l’ultima glaciazione in alcune aree di rifugio dell’Europa sudorientale e forse dell’Italia peninsulare, il suo areale è stato ampiamente esteso ad opera dell’uomo già in epoca preromana. Il castagno è una specie molto longeva, dal fusto colonnare, fessurato longitudinalmente negli esemplari maturi, e chioma espansa e rotondeggiante; può raggiungere una altezza variabile dai 10 ai 30 metri. Presenta grandi foglie lanceolate a margine seghettato; il frutto, la nota castagna, è un achenio ricco di amido racchiuso, in numero di 1-3, in un involucro spinoso comunemente chiamato riccio. La fioritura avviene a maggio-giugno e la fruttificazione a settembre-ottobre. Ambiente: boschi collinari e montani, talora monospecifici Consigli per la coltivazione e la cura
Arbusto e albero caducifoglio dalla precoce fioritura di colore rosa acceso, ampiamente utilizzato nelle alberature urbane; ambiente: arbusteti e boscaglie, rupi termofile.
Arbusto e basso albero caducifoglio; frutti (corniole) commestibili; ambiente: boscaglie e boschi di latifoglie, arbusteti.
È un arbusto della famiglia delle Fabaceae (leguminose) alto fino ad 8 metri, dal fusto verdastro, spesso policormico, con rami espansi verde scuro e ramoscelli penduli e pubescenti. Le foglie hanno un lungo picciolo e sono composte da tre foglioline pelose inferiormente. I fiori, molto profumati, sono di colore giallo oro, riuniti in densi racemi penduli lunghi fino a 25 cm; la fioritura avviene tipicamente in maggio, da cui il nome comune. I frutti sono legumi dai numerosi semi neri contenenti un alcaloide estremamente velenoso per l'uomo (ma anche per capre e cavalli). È una buona essenza forestale per il forte sviluppo dell’apparato radicale che facilita il rimboschimento di scarpate e di terreni sciolti. Il legno, molto resistente, di colore giallo/bruno, in passato veniva utilizzato per la costruzione degli archi. Ambiente: boschi di latifoglie Consigli per la coltivazione e la cura
Albero di dimensioni anche grandi (fino a 30 m) dalla corteccia marrone-violaceo. I fiori bianchi sono disposti in corimbi. Il frutto è una drupa carnosa molto apprezzata dagli uccelli. Ambiente: boschi e arbusteti.
Arbusto sempreverde della famiglia delle rosacee che non supera i 2 m di altezza, dai rametti spinescenti agli apici, con corteccia bruno-rosea. Le foglie, verde scuro e lucide nella pagina superiore, più chiare in quella inferiore, sono intere e dentellate, appuntite, generalmente più larghe nella metà distale. È un arbusto ampiamente utilizzato come ornamentale per l’abbondante fioritura tardo primaverile e per i vistosi frutti rosso vivo o arancio, persistenti in inverno, che attirano molte specie di uccelli; la resistenza all’inquinamento atmosferico urbano lo rende molto utilizzato negli arredi urbani. Ambiente: boschi sempreverdi, leccete, siepi. Consigli per la coltivazione e la cura
Arbusto perenne o piccolo albero sempreverde. Le foglie sono aghiformi; i frutti, detti galbule o coccole, a maturazione assumono il caratteristico colore nero-bluastro. È una specie ad ampissima distribuzione grazie alla sua grande adattabilità a condizioni estreme.