Nelle vicinanze del Castello di Santa Severa abbiamo piantato
Intervento realizzato con il contributo della Fondazione Romaeuropa
Nelle vicinanze del Castello di Santa Severa abbiamo piantato
Intervento realizzato con il contributo della Fondazione Romaeuropa
È una pianta a portamento lianoso, dal fusto flessibile e delicato, cosparso di spine acutissime, tra le più comuni e tipiche dell’ambiente mediterraneo, dalla macchia bassa alla lecceta. Le foglie coriacee e lucenti, da cuoriformi a sagittate, hanno anch’esse i margini dentati e spinosi, e spinosa è anche la nervatura mediana della pagina inferiore. I fiori sono piccoli e biancastri, raccolti in ombrelle pendule a 5-25 fiori, molto profumati e fioriscono da agosto ad ottobre. I frutti sono bacche rosse riunite in grappoli, che giungono a maturazione in autunno e sono fonte di nutrimento per numerose specie di uccelli. Consigli per la coltivazione e la cura
Arbusto caducifoglio dai fusti verdi, spugnosi, e abbondante fioritura; ambiente: macchie e boscaglie, arbusteti.
L’asparago selvatico è una pianta sempreverde perenne della famiglia delle Liliaceae, con fusti legnosi molto ramificati arcuato-ascendenti, striati da giovani, diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. Il nome specifico prende origine dai caratteristici rametti aghiformi muniti di spina apicale (cladodi) che hanno sostituito le foglie, ridotte a squame, nella funzione fotosintetica. I nuovi getti primaverili, ancora privi di cladodi, chiamati turioni, sono commestibili e oggetto di raccolta libera, (per molti “gli asparagi”). I piccoli fiori biancastri, in apparenza uguali in tutte le piante, in realtà presentano alternativamente gli stami o gli ovari sterili, cosicché la specie è di fatto dioica; i frutti sono bacche verdi, quasi nere a maturità. Ambiente: macchie, leccete e boschi termofili. Consigli per la coltivazione e la cura
Arbusto/alberello caducifoglio dalle foglie lanceolate, glabre, e dai caratteristici frutti a quattro lobi, rosso intenso, da cui a maturazione emergono i semi color arancio, velenosi; ambiente: boschi e boscaglie mesofile, arbusteti.
Arbusto caducifoglio dai rami spinosi; abbondanti fioriture bianche, precoci, da cui originano piccole drupe sferiche bluastre pruinose; ambiente: arbusteti di sostituzione, boschi, incolti.
Arbusto sempreverde dalle foglie lanceolate verde scuro, opposte, e frutti costituiti da piccole drupe carnose, nere a maturazione; ambiente: macchia mediterranea, dune, boscaglie termofili .
Basso arbusto spinoso, rampicante, dalle foglie lucide, sempreverdi; ambiente: macchia mediterranea, lecceta, rupi.
Piccolo arbusto sempreverde, tipico della macchia litoranea bassa e del sottobosco della sughereta, che raggiunge al massimo i 60 cm di altezza. Il fusto è ramificato e lignificato nella parte basale, le foglie sono ovali o ellittiche e i fiori bianchi con cinque petali.
Arbusto caducifoglio dai fusti verdi, spugnosi, e abbondante fioritura; ambiente: macchie e boscaglie, arbusteti.
Arbusto caducifoglio dal caratteristico fogliame rosso-violetto in autunno; ambiente: boscaglie e boschi di latifoglie, arbusteti.
Arbusto o piccolo albero (fino a 5-6 m di altezza), il biancospino selvatico è un elemento dei boschi freschi collinari e montani e degli arbusteti di ricolonizzazione. Molto simile al biancospino comune, se ne differenzia per le foglie ellittico-obovate, dai lobi meno profondi e marcati. Sia le foglie che i frutti (piccoli pomi ellissoidali rossi di 8-10 mm di diametro) hanno proprietà officinali. Il legno di colore rossastro, duro e compatto, viene impiegato per lavori al tornio e per la produzione di carbonella. Periodo di fioritura: aprile-giugno. Ambiente: boschi mesofili, margini forestali e arbusteti Consigli per la coltivazione e la cura
Albero alto fino a 25 m con chioma sempreverde; il tronco presenta una scorza rugosa grigio-brunastra, screpolata in placchette subrettangolari. Grazie alla particolare resistenza alle avversità e ai danni da inquinamento è molto comune come albero ornamentale nel verde urbano.
Albero sempreverde che può raggiungere i 20 – 25 metri di altezza e un diametro del tronco di un paio di metri. La chioma è molto espansa. La corteccia, da cui si ricava il sughero, è spessa e spugnosa, rende la pianta particolarmente resistente agli incendi.
Piccolo albero da frutto caducifoglio (max 15 m), coltivato e naturalizzato in gran parte della regione. Si trova in boschi e boscaglie. Fiori bianchi.
Arbusto o piccolo albero sempreverde dalle foglie lanceolate verde scuro; è uno fra i più comuni elementi della macchia litoranea ma si può rinvenire anche nelle aree collinari interne. Produce delle drupe carnose simili a piccole olive, nere a maturazione, riunite in grappoli.