CONTRATTO DEL FIUME FARFA
La storia del contratto di fiume
L’avvio del Contratto di Fiume per il fiume Farfa è l’evoluzione di una precedente fase di animazione territoriale realizzata da associazioni locali in atto già dal 2017 che poi si è formalizzata tramite la realizzazione di incontri propedeutici promossi dal Comune di Mompeo, la Riserva Regionale Naturale Nazzano Tevere-Farfa e Italia Nostra sezione Sabina e Reatino.
Infatti, a partire da maggio 2019 la fase di concertazione tra gli Enti territoriali e gli stakeholder locali ha portato alla sottoscrizione del Documento d’Intenti a settembre 2019.
Il primo incontro istituzionale si è tenuto il 23 luglio 2019 a Mompeo, presso il Castello Orsini Naro e ha visto presenti, oltre al Direttore della Riserva Tevere Farfa Pierluigi Capone, il Presidente di ItaliaNostra sezione Sabina e Reatino Stefano Fassone, i Sindaci ed i rappresentanti di molti dei comuni il cui territorio è compreso nel bacino del fiume Farfa: Casaprota, Frasso, Castelnuovo di Farfa, Salisano, Fara in Sabina, Montopoli in Sabina, Poggio Nativo, Montenero Sabino, Monte San Giovanni, Toffia, e per la provincia di Roma, il comune di Torrita Tiberina.
Hanno comunicato il loro sostegno anche i Sindaci di Poggio Mirteto e Poggio San Lorenzo. Presenti anche i rappresentanti di Enel Green Power, Acea A.T.O.2 e di molte associazioni di categoria tra le quali AIC, CIA e Coldiretti. Presenti anche “Farfa Sorgente”, “PosTribù”, “Conflitti” e numerosi agriturismi.
Un secondo incontro pubblico si è tenuto il 6 settembre 2019 a Mompeo, durante il quale è stato sottoscritto il Documento d’Intenti.
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(Pagina aggiornata al 09/03/2021)