Le plastiche compongono oltre l’80% del litter presente in mare, le dimensioni variano notevolmente da nano particelle fino a mega plastiche. Ad oggi 322 milioni di tonnellate di plastica vengono prodotte ogni anno nel mondo e, di queste, una quantità compresa tra 4,8 e 12,7 milioni di tonnellate finisce in mare.
I rifiuti marini provengono per circa l’80% dalla terraferma e raggiungono il mare prevalentemente attraverso i corsi d’acqua e gli scarichi urbani, mentre per il 20% derivano da attività di pesca e di navigazione.
L’intervento è diretto al miglioramento della qualità delle acque e alla sicurezza idraulica del Fiume. Intervenire sulla qualità delle acque del significa, di conseguenza, come sopra descritto, agire sulle acque che arrivano in mare.
I rifiuti galleggianti intercettati e raccolti, con la collaborazione di CO.RE.PLA, sono avviati alla selezione per poi destinarli al riciclo, avviando così una buona pratica di economia circolare.
COME FUNZIONA IL SISTEMA DI INTERCETTAZIONE DEI RIFIUTI
Il progetto è costituito da barriere galleggianti.
Le barriere sono ancorate tramite pali alla sponda del fiume e permettono di fermare le plastiche e altri rifiuti galleggianti, convogliandoli in un’area di stoccaggio a ridosso della sponda del fiume.
I rifiuti, accumulati tra la barriera e la sponda, sono raccolti tramite un mezzo da terra e trasferiti al deposito temporaneo. Vengono quindi immagazzinati in contenitori idonei e trasportati in un impianto per la selezione per valutare la riciclabilità dei rifiuti di imballaggi in plastica.
Le barriere galleggianti sono in grado di aprirsi automaticamente in modo rapido e semplice, ad esempio in casi di piena eccezionale o di emergenza che richiedono l’eliminazione di qualsiasi ostruzione al flusso dell’acqua.