Dare valore all’esperienza attraverso il riconoscimento di crediti formativi e la certificazione delle competenze richiede un linguaggio chiaro ed esaustivo, attraverso cui tutti i soggetti interessati – dai richiedenti alla Regione, passando per gli operatori abilitati e gli organismi accreditati – possano comunicare in modo facile, costruttivo e non ambiguo.

Una risorsa fondamentale di Clarice è il glossario, nel quale sono raccolti ad oggi oltre 100 termini relativi alle diverse modalità di messa in valore degli apprendimenti. Per ognuno di essi si fornisce la definizione di norma o d’uso, accompagnata ove del caso da commenti ed esemplificazioni. I testi integrali delle norme citate sono raggiungibili da questa pagina.

Il glossario, come tutto il centro risorse, è dinamico: precisione, chiarezza ed articolazione del linguaggio sono una conquista continua. Puoi contribuire anche tu a migliorare il glossario, segnalando un problema, richiedendo un chiarimento o proponendo una modifica. Scrivi all’indirizzo clarice@regione.lazio.it

 

A

Abilità

Capacità di applicare le conoscenze e di usare il know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto dell’EQF, le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (comprendenti la manualità e l’uso di metodi, materiali, strumenti e utensili)” (Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017)

 

Accreditamento per la formazione

Procedimento a conclusione del quale la Regione Lazio riconosce l’idoneità di soggetti pubblici e privati, con sedi operative presenti sul territorio regionale e in possesso dei requisiti definiti dalle normative vigenti, a realizzare interventi di formazione professionale e/o di orientamento finanziati o autorizzati;

 

Accreditamento per i servizi al lavoro

Procedimento a conclusione del quale la Regione Lazio consente ad operatori pubblici e privati, con almeno una sede operativa nella regione Lazio, di partecipare al sistema regionale dei servizi per il lavoro.

 

Accreditamento per l’erogazione dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze

vedi Titolazione

 

Ambiti tipologici di esercizio

Descrittori che contestualizzano un’attività di lavoro o un insieme di attività di lavoro di una ADA, nelle varie situazioni concrete possibili di lavoro, in funzione di diversi fattori quali, ad esempio, i risultati attesi in termini di prodotto o servizio, le condizioni di esercizio, i livelli di complessità, autonomia e responsabilità” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Apprendimento

Acquisizione persistente di modificazioni del comportamento, dal semplice condizionamento di riflessi primari fino a forme complesse di organizzazione delle informazioni, determinate dall’esperienza del soggetto” (Enciclopedia Treccani)

 

Apprendimento formale

Apprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari” (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

Apprendimento informale

Apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero” (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

Apprendimento non formale

Apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi indicati alla [voce “Apprendimento formale”], in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese”  (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

Apprendimento permanente

Qualsiasi attività intrapresa dalla persona in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale” (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

Aree di Attività (AdA)

Livello di maggior dettaglio in cui è articolata la sequenza descrittiva dei Settori Economico Professionali (SEP) dell’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni. Ogni Area di attività contiene l’insieme delle tipiche attività di lavoro, raggruppate in logica di processo. Le AdA sono il riferimento per la correlazione delle qualificazione regionali e la loro progressiva standardizzazione.

 

Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni

Dispositivo classificatorio e informativo realizzato sulla base delle sequenze descrittive della Classificazione dei settori economico-professionali, anche ai sensi dell’art. 8 del decreto legislativo n. 13 del 2013 e dell’art. 3, comma 5, del decreto interministeriale del 30 giugno 2015, e parte integrante dei sistemi informativi di cui agli articoli 13 e 15 del decreto legislativo n. 150 del 2015” (Decreto 8 gennaio 2018)

 

Attestazione di parte prima

Attestazione la cui validità delle informazioni contenute è data dalla autodichiarazione della persona, anche laddove attuata con un percorso accompagnato e realizzata attraverso procedure e modulistiche predefinite” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Attestazione di parte seconda

Attestazione rilasciata su responsabilità dell’ente titolato che eroga servizi di individuazione e validazione e certificazione delle competenze, in rapporto agli elementi di regolamentazione e garanzia del processo in capo all’ente titolare ai sensi del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Attestazione di parte terza

Attestazione rilasciata su responsabilità dell’ente titolare, con il supporto dell’ente titolato che eroga i servizi di individuazione e validazione e certificazione delle competenze ai sensi del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Attività di lavoro riservata

Attività di lavoro riservata a persone iscritte in albi o elenchi ai sensi dell’art.  2229 del codice civile nonché alle professioni sanitarie e ai mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Atto unilaterale di impegno

Documento che un organismo formativo accreditato deve obbligatoriamente sottoscrivere, accettando diritti, doveri e obblighi relativi alla corretta informazione ed erogazione dei servizi di riconoscimento dei crediti formativi, con indicazione dettagliata dei relativi percorsi, come condizione per ricevere da parte della Regione la relativa autorizzazione.

 

Autorizzazione (corsi di formazione)

Procedimento a conclusione del quale un organismo accreditato può svolgere corsi di formazione non finanziati con risorse pubbliche e riguardanti profili presenti nel Repertorio della Regione Lazio o formazione disciplinata da norme e/o accordi nazionali. L’autorizzazione ha validità triennale e può essere rinnovata.

 

Autorizzazione (crediti formativi)

Procedimento a conclusione del quale un organismo accreditato e autorizzato alla realizzazione di corsi di formazione, può anche effettuare il processo di riconoscimento dei crediti, proponendolo alle persone interessate.

 

B

Bilancio delle competenze

Il bilancio di competenze è una pratica di autovalutazione assistita, rivolta all’analisi delle “caratteristiche” professionali e personali (competenze, attitudini, motivazioni, etc.), che permette a un lavoratore (o in generale a un individuo) di definire un progetto professionale e/o formativo. L’obiettivo del bilancio di competenze è rispondere ad una domanda individuale di informazione su di sé (o attivare e far meglio esprimere tale domanda), motivata dalla volontà di “fare il punto” e dal desiderio/necessità di gestire la propria carriera o la strategia di accesso al lavoro.  Il bilancio risponde ad una logica di “inventario” di alcune caratteristiche (criticità e risorse) messe in atto dall’individuo nel corso della propria esperienza.

 

C

Capitalizzazione (degli apprendimenti)

Proprietà di valore di una unità, utilizzabile – entro eventuali limiti temporali e di contesto – per raggiungere in modo progressivo e cumulato un esito di apprendimento di maggior valore

 

Certificato di qualificazione professionale

È il documento di parte terza pubblica, rilasciato dalla Regione Lazio in esito positivo ad esame svolto ai sensi del D.lgs 13/13, che attesta il possesso di qualificazioni espresse in termini di Unità di competenza e Profili del relativo Repertorio regionale.

 

Certificazione delle competenze

Procedura di formale riconoscimento, da parte dell’ente titolato […], in base alle norme generali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi [applicabili], delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali, anche in caso di interruzione del percorso formativo, o di quelle validate acquisite in contesti non formali e informali. La procedura di certificazione delle competenze si conclude con il rilascio di un certificato conforme agli standard minimi [applicabili]” (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

Classificazione dei settori economico-professionali

Sistema di classificazione che, a partire dai codici di classificazione statistica ISTAT relativi alle attività economiche (ATECO) e alle professioni (Classificazione delle professioni), consente di aggregare in settori l’insieme delle attività e delle professionalità operanti sul mercato del lavoro […]. I settori economico-professionali sono articolati secondo una sequenza descrittiva che prevede la definizione di: comparti, processi di lavoro, aree di attività, attività di lavoro e ambiti tipologici di esercizio” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Classificazione delle attività economiche ISTAT ATECO 2007

È lo strumento pubblico ufficiale a natura statistica, che costituisce la versione nazionale della nomenclatura europea Nace Rev. 2, pubblicata sull’Official Journal il 20 dicembre 2006 (Regolamento (CE) n.1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20/12/2006). È il riferimento classificatorio delle attività economiche comune alla statistica ufficiale, al mondo fiscale ed alle Camere di Commercio.

 

Classificazione delle professioni ISTAT CP 2011

E’ lo strumento pubblico ufficiale a natura statistica, conforme alla classificazione internazionale Isco08, per ricondurre tutte le professioni esistenti nel mercato del lavoro all’interno di un numero limitato di raggruppamenti professionali, da utilizzare per comunicare, diffondere e scambiare dati statistici e amministrativi sulle professioni, comparabili a livello internazionale; non deve invece essere inteso come strumento di regolamentazione delle professioni.

 

Collegialità

Caratteristica di un atto decisionale in cui concorrono paritariamente più soggetti le cui valutazioni si fondono per dar vita ad un’unica manifestazione finale di giudizio e di volontà. La collegialità non è necessariamente associata ad un profilo statico di contestualità spaziotemporale ed è configurabile anche secondo un profilo dinamico, coadiuvato dall’utilizzo di strumenti telematici o di scambi documentali in grado di garantire la partecipazione a tutti i componenti, sia pure in luoghi e momenti non coincidenti” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Competenza

Comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale” (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

Conoscenze

Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche che riguardano un ambito di lavoro o di studio. Nel contesto dell’EQF, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche” (Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017)

 

Convalida dei risultati dell’apprendimento

Il processo di conferma che determinati risultati dell’apprendimento valutati, conseguiti da una persona, corrispondono ai risultati specifici che possono essere richiesti per un’unità o una qualifica” (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 – ECVET)

 

Crediti

“Unità che confermano che una parte della qualifica, costituita da un insieme coerente di risultati dell’apprendimento, è stata valutata e convalidata da un’autorità competente, secondo una norma concordata; i crediti sono concessi da autorità competenti quando il soggetto ha conseguito i risultati dell’apprendimento definiti, comprovati da opportune valutazioni, e possono essere espressi con un valore quantitativo (ad esempio crediti o unità di credito), che indica il carico di lavoro ritenuto solitamente necessario affinché una persona consegua i risultati dell’apprendimento corrispondenti” (Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017)

 

Crediti ECTS

ECTS è un sistema per l’accumulazione ed il trasferimento dei crediti incentrato sullo studente e basato sulla trasparenza dei risultati e dei processi di apprendimento. Il sistema intende facilitare la progettazione, l’erogazione, la valutazione, il riconoscimento dei corsi e dei periodi di studio ed agevolare la mobilità studentesca […] I crediti ECTS si basano sul carico di lavoro richiesto agli studenti per conseguire i risultati di apprendimento attesi. I risultati di apprendimento descrivono quanto gli studenti dovrebbero conoscere, comprendere ed essere in grado di fare dopo aver concluso con successo un determinato processo di apprendimento. Essi fanno riferimento ai descrittori di livello dei Quadri Nazionali ed Europei dei Titoli. Il carico di lavoro indica il tempo di cui gli studenti hanno generalmente bisogno per svolgere tutte le attività di apprendimento (partecipazione alle lezioni e ai seminari, realizzazione di progetti ed altri lavori, studio individuale ed esami) richieste per il raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi.” (ECTS. Guida per l’utente – marzo 2010)

 

Crediti ECM

Modalità di misura del compimento delle attività di formazione continua nel settore salute, espressa in termini di durata oraria. Vedi Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento “La formazione continua nel settore salute”

 

Credito formativo

Valore attribuito ad apprendimenti comunque acquisiti da un individuo, rivolto a rafforzare la possibilità di partecipazione ad ulteriori opportunità di formazione professionale e di istruzione e formazione professionale, attraverso riduzione di durata e/o accesso individualizzato a percorsi coerenti per modalità pedagogiche ed articolazione didattica” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Credito formativo con valore a priori

Credito riconoscibile ad un individuo sulla sola base del possesso delle evidenze oggettive previste dallo standard del percorso formativo rispetto al quale è richiesto” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Credito di ammissione

Riconoscimento del valore di apprendimenti formali, non formali ed informali maturati dal richiedente al fine dell’accesso ad un percorso formativo – nel caso il cui lo stesso non disponga del titolo di studio o della qualificazione previsti come requisito di partecipazione dal relativo standard – ove sia dimostrabile il possesso dei prerequisiti cognitivi, di conoscenza ed abilità condizione per la positiva partecipazione” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Credito di frequenza

Riconoscimento del valore di apprendimenti già maturati dal richiedente, a fini di dispensa di frequenza di uno o più Unità di risultato di apprendimento in cui il percorso è articolato” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Credito per i risultati dell’apprendimento

Una serie di risultati dell’apprendimento conseguiti da una persona che sono stati valutati e che possono essere accumulati in vista di una qualifica o trasferiti ad altri programmi di apprendimento o altre qualifiche” (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 – ECVET)

 

D

Debiti formativi

Contenuti di conoscenza ed abilità dei quali – in sede di riconoscimento di credito di ammissione e/o di crediti di frequenza – è accertata la necessità di messa a livello, compatibilmente con le caratteristiche didattiche e realizzative del percorso formativo” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Documento di formalizzazione degli apprendimenti

Documento di parte seconda, prodotto sotto propria responsabilità da un organismo formativo, che attesta l’avvenuto apprendimento da parte del portatore dei contenuti del percorso formativo, nonché il rispetto delle norme in materia di frequenza minima obbligatoria, al fine dell’accesso alla certificazione delle competenze.

 

Documento di riconoscimento dei crediti formativi

Documento di parte seconda, redatto e sottoscritto per responsabilità da operatore abilitato, che reca l’esito motivato della valutazione degli apprendimenti maturati dal richiedente in termini di crediti proposti a riconoscimento (o per i quali è espresso diniego), accompagnato da proposta di progetto formativo individualizzato, restituito al richiedente al termine del servizio, a fini di sua accettazione/rifiuto e successivamente trasmesso alla Regione per autorizzazione.

 

Documento di trasparenza

Documento di parte prima, redatto dal richiedente il riconoscimento dei crediti formativi o la certificazione delle competenze con il supporto di operatore abilitato, indicante le pertinenti esperienze di apprendimento formale, non formale e informale, attraverso loro descrizione oggettiva e referenziata, seguita da descrizione soggettiva del loro contributo alla dimostrazione della riconoscibilità/certificabilità di quanto richiesto.

 

Documento di validazione

Documento di parte seconda, redatto da operatore abilitato, indicante le Unità di competenza del relativo repertorio regionale per le quali – sulla base dell’esame del Documento di trasparenza e delle relative evidenze – è possibile accedere alla certificazione.

 

Dossier individuale (nell’ambito del riconoscimento dei crediti formativi)

Insieme della documentazione raccolta e prodotta durante il processo di riconoscimento, necessaria per l’accesso all’esame finale del percorso formativo cui è riferita” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

E

ECVET – Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale

ECVET è un quadro tecnico per il trasferimento, il riconoscimento e, se del caso, l’accumulazione dei risultati dell’apprendimento ai fini del raggiungimento di una qualifica. Gli strumenti e la metodologia di ECVET comprendono la descrizione delle qualifiche in termini di unità di risultati dell’apprendimento con i relativi punti, un processo di trasferimento e di accumulazione, nonché documenti integrativi quali accordi in materia di apprendimento, le trascrizioni degli archivi ed i manuali d’uso ECVET. ECVET è inteso a facilitare il riconoscimento dei risultati dell’apprendimento conformemente alla legislazione nazionale, nel quadro della mobilità, in vista del conseguimento di una qualifica. Occorre rilevare che ECVET non comporta per i cittadini alcun diritto di ottenere il riconoscimento automatico dei risultati dell’apprendimento o dei punti. La sua applicazione per una determinata qualifica è conforme alla legislazione, alle norme ed alle regolamentazioni applicabili negli Stati membri e si basa sui seguenti principi e sulle seguenti specifiche tecniche.” (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 – ECVET)

 

Ente pubblico titolare

Amministrazione pubblica, centrale, regionale e delle province autonome titolare, a norma di legge, della regolamentazione di servizi di individuazione e validazione e certificazione delle competenze. Nello specifico sono da intendersi enti pubblici titolari:

1)     il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in materia di individuazione e validazione e certificazione delle competenze riferite ai titoli di studio del sistema scolastico e universitario;

2)     le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, in materia di individuazione e validazione e certificazione di competenze riferite a qualificazioni rilasciate nell’ambito delle rispettive competenze;

3)     il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in materia di individuazione e validazione e certificazione di competenze riferite a qualificazioni delle professioni non organizzate in ordini o collegi, salvo quelle comunque afferenti alle autorità competenti di cui al successivo punto 4;

4)     il Ministero dello sviluppo economico e le altre autorità competenti ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, in materia di individuazione e validazione e certificazione di competenze riferite a qualificazioni delle professioni regolamentate a norma del medesimo decreto”.

(D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

Ente titolato

Soggetto, pubblico o privato, ivi comprese le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, autorizzato o accreditato dall’ente pubblico titolare, ovvero deputato a norma di legge statale o regionale, ivi comprese le istituzioni scolastiche, le università e le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, a erogare in tutto o in parte servizi di individuazione e validazione e certificazione delle competenze, in relazione agli ambiti di titolarità [dell’ente titolare]” (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

EQF

Vedi Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente

 

Evidenza

Un documento scritto, un artefatto, un filmato o altro riconducibile senza ambiguità ad un individuo, caratterizzato da un contenuto conoscitivo utile al fine della dimostrazione di una esperienza.

 

G

Gruppo di correlazione

Aggregati di attività di lavoro dotati di una valenza funzionale rispetto al meccanismo di correlazione e riconoscimento delle qualificazioni regionali e delle relative competenze a livello nazionale” (Decreto 30 giugno 2015)

 

I

Identificazione

Fase di ricostruzione delle esperienze della persona, messa in trasparenza delle competenze acquisite ed elaborazione di un Documento di supporto alla messa in trasparenza delle competenze acquisite” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Identificazione e messa in trasparenza

Attività svolta da un individuo, supportato da un operatore abilitato, rivolta a ricostruire e rappresentare le proprie esperienze di studio, lavoro e vita in funzione del riconoscimento di crediti formativi o della certificazione di competenze, dando evidenza del loro valore e pertinenza, anche attraverso la raccolta e la produzione di adeguate evidenze documentali. L’attività termina con la redazione di un Documento di Trasparenza

 

Indicatori di valutazione

Esprimono l’azione valutativa minima, assunta come standard comune e pubblico, che è possibile richiedere ad un soggetto in un contesto di prova, in modo da osservare il processo agito (cosa è svolto, come è svolto) ed il risultato in esito (cosa è ottenuto), al fine di valutare il possesso della competenza. Gli indicatori di valutazione, previsti dal Decreto 30 giugno 2015, traspongono il risultato atteso della competenza in termini di performance essenziali coerenti con le caratteristiche del contesto di esame, che difficilmente può coincidere con una situazione reale.

 

Indipendenza

Condizione soggettiva, oggettiva e funzionale di libertà di giudizio per chi deve esprimere una valutazione, di agire esclusivamente secondo la propria volontà, in piena autonomia e imparzialità rispetto a ogni forma di condizionamento o pregiudizio” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Individualizzazione

Approccio didattico rispettoso dello stile cognitivo e dei tempi dell’apprendimento del partecipante, verso l’obiettivo delle pari opportunità di apprendimento, a partire dalla valorizzazione degli apprendimenti maturati.

 

Individuazione e validazione delle competenze

Processo che conduce al riconoscimento, da parte dell’ente titolato […] in base alle norme generali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi [applicabili], delle competenze acquisite dalla persona in un contesto non formale o informale. Ai fini della individuazione delle competenze sono considerate anche quelle acquisite in contesti formali. La validazione delle competenze può essere seguita dalla certificazione delle competenze ovvero si conclude con il rilascio di un documento di validazione conforme agli standard minimi [applicabili]” (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

L

Lifelong learning

Vedi Apprendimento permanente.

 

M

Messa in trasparenza

Vedi Individuazione e messa in trasparenza.

 

N

Narrazione biografico-cognitiva

Tecnica di (auto)rappresentazione delle esperienze che una persona riconosce retrospettivamente essere state significative dal punto di vista del proprio apprendimento, applicata attraverso un processo (assistito) di richiamo mnestico, ricostruzione ed attribuzione di significato.

 

O

Oggettività

Criterio di giudizio che si esplica nel predeterminare criteri di misurazione e di operatività condivisi, che consentano di accertare i dati della realtà mediante una metodologia trasparente e rigorosa, finalizzata ad esperire le valutazioni che si debbono compiere eliminando o in ogni caso attenuando il più possibile, qualsiasi contaminazione soggettiva del giudizio” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Offerta formativa regionale

Insieme dei corsi di formazione – gratuiti o a pagamento – autorizzati o finanziati dalla Regione Lazio e realizzati dai soggetti accreditati, consultabile sul sito istituzionale della Regione.

 

Operatore abilitato

Una persona fisica iscritta in apposito elenco istituito dalla Regione Lazio, in quanto in possesso di competenze certificate da parte di soggetto pubblico competente, che ne attesta l’idoneità professionale allo svolgimento di una o più funzioni a supporto del processo di riconoscimento crediti e/o di individuazione e messa in trasparenza, validazione e della certificazione delle competenze.

 

Operatore autorizzato

Una persona fisica iscritta in apposito elenco istituito dalla Regione Lazio, in quanto in possesso di dimostrabili esperienze professionali o di docenza in una specifica Area di attività dell’Atlante del lavoro e delle qualificazioni, che ne attestano l’idoneità all’esercizio tecnico delle attività valutative per gli aspetti di contenuto curriculare e professionale, a supporto della certificazione delle competenze.

 

P

Patto di servizio

Documento, proposto da un organismo formativo (nel caso di riconoscimento dei crediti formativi) o da un ente titolato (nel caso della individuazione e validazione delle competenze, nell’ambito del processo di certificazione) al richiedente il servizio e da essi sottoscritto per accettazione dei diritti, doveri e obblighi propri del processo.

 

Personalizzazione

Didattica rivolta all’eccellenza cognitiva, attraverso il perseguimento di obiettivi specifici per ogni partecipante, sulla base delle loro potenzialità e talenti.

 

Pertinenza

“Attiene alla coerenza delle evidenze rispetto ai contenuti delle qualificazioni di interesse per la validazione” (Decreto 30 giugno 2015 – Allegato 5)

 

Prerequisiti cognitivi

Insieme degli schemi di pensiero logico, intuitivo e creativo di cui il richiedente credito di ammissione deve disporre per poter comprendere ed acquisire gli insegnamenti impartiti nel percorso formativo, interagendo attivamente con il contesto di apprendimento, sulla base della didattica prevista” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Prerequisiti di conoscenza e di abilità

Insieme delle conoscenze e delle eventuali abilità tecniche, applicative e relazionali di cui il richiedente credito di ammissione deve disporre per poter comprendere ed acquisire gli insegnamenti impartiti, sulla base della didattica prevista. I prerequisiti sono definiti sulla base dei descrittori di conoscenza, abilità ed autonomia del livello EQF di cui è richiesto il possesso in ingresso al percorso formativo” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Prestazione minima attesa

Esprime le caratteristiche minime di risultato che il candidato deve raggiungere in esito al disegno valutativo definito ed applicato dalla Commissione, al fine del superamento dell’esame svolto in modalità certificatoria. La prestazione minima attesa è, al pari degli indicatori di vautazione, prevista dal Decreto 30 giugno 2015 – Allegato 8.

 

Profilo professionale

Insieme di Unità di Competenza, fra loro integrate e coordinate sulla base delle attività tipiche dell’esercizio professionale

 

Progetto formativo individualizzato

Insieme dei contenuti e delle prescrizioni didattiche obbligatorie, relative al richiedente crediti, condizione per il riconoscimento

 

Prova

Ai nostri fini ed in senso ampio, un procedimento formale che consenta di verificare, attraverso dimostrazione di natura misurativa, la rispondenza degli apprendimenti di un individuo ad uno standard dato, nell’ambito di un processo valutativo. Nel caso del processo di riconoscimento dei crediti, la prova assume caratteristiche ausiliarie, in esito all’esito negativo o incerto della valutazione misurativa. Nei casi della validazione e della certificazione delle competenze, la prova può assumere le caratteristiche di colloquio tecnico e/o di vera e propria prova prestazionale.

 

Q

Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF)

Quadro comune europeo di riferimento che collega fra loro i sistemi di qualificazione di paesi diversi, fungendo da dispositivo di traduzione utile a rendere le qualifiche più leggibili e comprensibili tra paesi e sistemi europei differenti. Due sono i suoi principali obiettivi: promuovere la mobilità transfrontaliera dei cittadini e agevolarne l’apprendimento permanente. […]. Gli otto livelli di riferimento sono descritti in termini di risultati dell’apprendimento […] In qualità di strumento per la promozione dell’apprendimento permanente, l’EQF include tutti i livelli delle qualifiche acquisite nell’ambito dell’istruzione generale, professionale e accademica” (Commissione Europea, 2009)

 

Quadro nazionale delle qualificazioni (QNQ)

Strumento di descrizione e classificazione delle qualificazioni rilasciate nell’ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze di cui al decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13. Il QNQ rappresenta il dispositivo nazionale per la referenziazione delle qualificazioni italiane al Quadro europeo delle qualifiche di cui alla Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017, con la funzione di raccordare il sistema italiano delle qualificazioni con i sistemi degli altri Paesi europei” (Decreto 8 gennaio 2018)

 

Quadro di riferimento nazionale delle qualificazioni regionali (QNQR)

Parte del repertorio nazionale di cui all’art. 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n.13 afferente le qualificazioni regionali […], rappresenta il riferimento unitario per la correlazione delle qualificazioni regionali e la loro progressiva standardizzazione, nonché per l’individuazione, validazione e la certificazione delle qualificazioni e delle competenze anche in termini di crediti formativi in chiave europea” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Qualifica

Risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando un’autorità competente stabilisce che una persona ha conseguito i risultati dell’apprendimento rispetto a standard predefiniti” (Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017)

 

Qualificazione

Titolo di istruzione e di formazione, ivi compreso quello di istruzione e formazione professionale, o di qualificazione professionale rilasciato da un ente pubblico titolato [..] nel rispetto delle norme generali, dei livelli essenziali delle prestazioni e degli standard minimi di cui alle [norme applicabili]” (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

Qualificazione internazionale

Qualificazione rilasciata da un organismo internazionale legalmente costituito o da un organismo nazionale che agisce a nome di un organismo internazionale, che è utilizzata in più di un Paese e include i risultati di apprendimento, valutati facendo riferimento alle norme stabilite da un organismo internazionale” (Decreto 8 gennaio 2018)

 

R

Referenziazione

Il processo istituzionale e tecnico che associa le qualificazioni rilasciate nell’ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze a uno degli otto livelli del QNQ. La referenziazione delle qualificazioni italiane al QNQ garantisce la referenziazione delle stesse al Quadro europeo delle qualifiche” (Decreto 8 gennaio 2018)

 

Repertorio regionale delle competenze e dei profili professionali

Insieme delle Unità di Competenza e dei profili da esse costituiti assunti dalla Regione Lazio come i propri riferimenti esclusivi per il rilascio di qualificazioni attraverso il processo di certificazione.

 

Repertorio regionale degli standard di percorso formativo

Insieme degli standard di percorso formativo adottati dalla Regione a fini di programmazione ed autorizzazione dell’offerta.

 

Responsabilità e autonomia

Capacità del discente di applicare le conoscenze e le abilità in modo autonomo e responsabile” (Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017)

 

Riconoscimento dei crediti formativi

Processo regolamentato attraverso cui, a richiesta di un individuo, sono valutati gli apprendimenti formali, non formali ed informali da esso maturati, in termini di possesso dei prerequisiti di ammissione e/o di unità di risultato di apprendimento” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Risultato atteso dell’Unità di competenza

Esprime cosa il portatore della competenza certificata è atteso sappia fare in contesto reale di lavoro, nella autonomia e responsabilità definita dal relativo livello EQF.

 

Risultati dell’apprendimento

Descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo di apprendimento; sono definiti in termini di conoscenze, abilità e responsabilità e autonomia” (Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017)

 

S

Sapere

Termine sinonimo di conoscenza, utilizzato in CLARICE nell’ambito della riflessione sulle caratteristiche degli esiti dell’apprendimento, quando si vuole evitare – in quanto non utile al discorso – la possibile contrapposizione “conoscenza/competenza”.

 

Sapere codificato

Comprende tutte le conoscenze disciplinari e procedurali interamente rappresentabili in modo formale (quali i principi tecnico-scientifici, le leggi naturali, i concetti astratti) che spiegano le ragioni, le cause, gli effetti e le azioni da svolgere per giungere ad un risultato in un determinato campo applicativo.

 

Sapere euristico

Comprende tutte le conoscenze empiriche che permettono di agire in senso pratico su un fenomeno, in uno specifico contesto, sulla base di rappresentazioni imprecise, approssimate e deboli (ove non anche teoricamente errate) nei loro fondamenti concettuali e causali, ma al contempo utili, veloci ed efficaci negli esiti applicativi. Parte del sapere euristico ha natura tacita.

 

Sapere pratico

È qui utilizzato come nome di classe del sapere euristico e del sapere tacito, in contrapposizione a sapere codificato.

 

Sapere tacito

È possibile distinguere due dimensioni di conoscenza tacita:

 –    tecnica, che comprende l’insieme di abilità e di forze informali e difficili da cogliere sussunte nel termine “know-how”;

–     cognitiva [relativa a] schemi, modelli mentali, credenze e percezioni così consolidate da essere divenute assiomatiche. Questa dimensione cognitiva […] riflette la nostra rappresentazione della realtà (l’essere) e la nostra visione del futuro (il dover essere). Nonostante la loro difficile formulabilità, questi modelli impliciti determinano il nostro modo di percepire il mondo circostante.”

(Nonaka I., Takeuchi H., The knowledge-creating company, Milano, Guerini e associati, 1997)

 

Settori Economico Professionali (SEP)

Sistema di classificazione che, a partire dai codici di classificazione statistica ISTAT relativi alle attività economiche (ATECO) e alle professioni (Classificazione delle professioni), consente di aggregare in settori l’insieme delle attività e delle professionalità operanti sul mercato del lavoro” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Sistema nazionale di certificazione delle competenze

L’insieme dei servizi di individuazione e validazione e certificazione delle competenze erogati nel rispetto delle norme generali, dei livelli essenziali delle prestazioni e degli standard minimi di cui alle [norme applicabili]” (D.lgs 16 gennaio 2013, n.13)

 

Sistema regionale di certificazione delle competenze

L’insieme dei servizi di individuazione e validazione e certificazione delle competenze erogati nel territorio della Regione Lazio, nel rispetto delle norme generali, dei livelli essenziali delle prestazioni e degli standard minimi nazionali e sulla base delle disposizioni regionali in materia (DGR 122/2016)

 

Sistemi di crediti

Strumenti di trasparenza volti ad agevolare il riconoscimento dei crediti. Tali sistemi possono comprendere tra l’altro equivalenze, esenzioni, possibilità di accumulare e trasferire unità/moduli, autonomia degli erogatori che possono personalizzare i percorsi nonché convalida dell’apprendimento non formale e informale”  (Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017)

 

Standard di percorso formativo

Insieme strutturato delle indicazioni cogenti e di indirizzo definite dalla Regione ai fini della autorizzazione dell’offerta formativa rivolta alla acquisizione di una qualificazione o di una abilitazione” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Standard minimi di processo

Le fasi obbligatorie in cui si articolano i servizi di Individuazione, validazione e di certificazione delle competenze: identificazione, valutazione e attestazione; e la presenza di misure personalizzate di informazione e orientamento dell’utenza interessata (D.Lgs 13/2013 art.5)

 

Standard minimi di attestazione

Le informazioni minime da riportare all’interno del Documento di validazione e dei Certificati e l’obbligo di registrazione di tali documenti nel sistema informativo dell’ente pubblico titolare. (D.Lgs 13/2013 art.6)

 

Standard minimi di servizio del sistema di certificazione delle competenze

Il complesso dei livelli essenziali delle prestazioni articolati in standard minimi di: processo, attestazione e sistema (D. Lgs 13/2013 art.4)

 

Standard minimi di sistema

Misure obbligatorie che l’ente pubblico titolare deve assicurare, riguardanti l’adozione di uno più repertori di qualificazioni, le misure di informazione, risorse professionali qualificate, funzionalità di un sistema informativo, adozione di dispositivi di monitoraggio e verifica del rispetto delle norme e dei principi e della regolarità ed efficacia delle prestazioni. (D. Lgs 13/2013 art.7)

 

Standard professionale

Una singola Unità di Competenza o un profilo professionale presenti nel repertorio regionale delle competenze e dei profili, referenziati al Quadro Nazionale delle Qualificazioni Regionali ed assunti a riferimento per il rilascio di una qualificazione.

 

T

Titolazione

Procedimento pubblico di accreditamento attraverso il quale un ente titolare attribuisce ad un soggetto organizzato, in presenza del possesso di determinati requisiti, la veste di ente titolato allo svolgimento dei servizi di individuazione e validazione delle competenze e di certificazione delle competenze, definendo la natura e l’estensione del campo e delle condizioni di loro svolgimento.

 

Terzietà

Condizione soggettiva, oggettiva e funzionale di equidistanza da parte di colui che esprime una valutazione o un giudizio su terzi soggetti e sui loro interessi di parte. La terzietà, in sede di valutazione, è assicurata attraverso la presenza di soggetti, in proporzione almeno paritetica, terzi rispetto a coloro che hanno concorso alla formazione, promozione, sviluppo, ricostruzione o documentazione delle competenze” (Decreto 30 giugno 2015)

 

Trasferimento di crediti

Processo che consente ai soggetti che hanno accumulato crediti in un contesto di farli valutare e riconoscere in un altro contesto” (Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017)

 

U

Unità di Competenza

Insieme standard di conoscenze ed abilità, fra loro organicamente legate, il cui possesso è necessario per il raggiungimento, da parte del portatore, di una performance professionale prestabilita. L’unità di competenza è il riferimento minimo del processo di certificazione.

 

Unità di Risultato di Apprendimento

Un elemento didattico del percorso formativo costituito da una serie coerente di conoscenze e/o abilità suscettibili di essere valutate e convalidate” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

V

Valutazione apprezzativa

Modalità di valutazione del possesso di apprendimenti rispetto alle caratteristiche dei crediti richiesti, basata sulla qualità e la coerenza della rappresentazione della propria esperienza da parte dell’individuo e sostenuta dall’analisi della pertinenza e della forza delle relative evidenze” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Valutazione misurativa

Modalità di valutazione della acquisizione di conoscenze, abilità e competenze basata su colloqui tecnici e prove prestazionali di natura oggettiva” (DGR 254 del 05 giugno 2018)

 

Validazione

Attività svolta da operatore abilitato – attraverso esame del Documento di Trasparenza e delle relative evidenze, successivo audit del richiedente e, ove del caso, prova di verifica – finalizzata: i) nel caso del riconoscimento dei crediti formativi, a valutare l’effettivo possesso dei requisiti di conoscenza e/o cognitivi richiesti; ii) nel caso di della certificazione delle competenze, a valutare la possibilità di rilascio del Documento di validazione, ai fini dell’accesso alla certificazione stessa.

 

Valore

“Si intende prioritariamente la distinzione tra documenti di prima, seconda e terza parte” (Decreto 30 giugno 2015 – Allegato 5)