I diversi percorsi di apprendimento

In coerenza con la filosofia ed i principi giuridici su cui si basa il sistema regionale di messa in valore degli apprendimenti , hai diritto di giungere alla certificazione delle competenze abilitanti attraverso più percorsi:

  • mettendo in trasparenza e referenziando l’insieme degli apprendimenti coerenti – formali, non formali ed informali – che hai già maturato nel corso dei tuoi studi, del lavoro e della tua vita personale;
  • integrando quanto già conosci attraverso un percorso personale di auto-apprendimento non formale, utilizzando i supporti posti a disposizione da CLARICE, come da altre risorse reperibili in rete e in letteratura;
  • frequentando un percorso formativo di qualificazione, autorizzato dalla Regione Lazio e svolto a libero mercato.

In ogni caso:

Il primo “cliente” delle competenze abilitanti sei tu stesso, nel momento in cui le applichi per:

  • identificare e mettere in trasparenza gli apprendimenti che hai maturato attraverso la tua esperienza;
  • valutare i risultati di questo esercizio rispetto agli standard di competenza applicabili;
  • definire la tua strategia di azione, dall’accesso diretto alla certificazione all’auto-formazione, fino alla partecipazione ad un percorso di apprendimento formale.

La scelta del modo di acquisire le competenze abilitanti è, in definitiva, parte organica dello stesso processo di apprendimento. Clicca qui per un approfondimento su questo aspetto “auto-riflessivo” del tuo percorso verso l’abilitazione.

Le risorse per apprendere le competenze abilitanti

Se intendi acquisire una o più competenze abilitanti, puoi esplorare queste risorse (non esclusive), per comporre un percorso personalizzato, sulla base della messa in valore di quanto già conosci ed hai praticato:

  • il MOOC VALI.CO sviluppato da INAPP, esplicitamente finalizzato aglio operatori ed ai professionisti dei servizi di Individuazione, Validazione e Certificazione delle competenze, che intendono partecipare a vario titolo alle attività e ai servizi dei sistemi di validazione e certificazione;
  • il centro risorse CLARICE che, restando nella sua natura di supporto informativo rivolto a tutti gli attori del sistema, pone a disposizione materiali e riflessioni di lavoro, guardando allo specifico sistema della Regione Lazio. Un buon punto di partenza può essere questa pagina;
  • le risorse reperibili in rete, ponendo attenzione ad (auto)valutare la loro qualità e “consistenza”, a fronte di una eterogenea pluralità di apporti;
  • l’offerta formativa autorizzata dalla Regione Lazio;
  • l’offerta formativa e di istruzione universitaria presente sul territorio nazionale, anche in questo caso verificando la sua prossimità ai contenuti di conoscenza ed abilità degli standard di competenza su cui svolgerai l’esame certificatorio.

Alcuni “consigli” per apprendere in modo efficace

L’esperienza maturata dalla Regione Lazio attraverso il progetto pilota “Formazione Valore Apprendimento” e le successive sessioni di esame – a cui hanno preso parte anche operatori non coinvolti dalla sperimentazione – porta a riflettere su alcuni punti chiave del possibile percorso di apprendimento. Ne segnaliamo tre, rimandando a questa pagina  per un breve approfondimento:

  • l’importanza di comprendere bene il “quadro di senso” entro cui dovranno essere agite le competenze. Mettere in trasparenza, validare e certificare, così come riconoscere crediti, acquisiscono significato e valore se sono visti come “mezzi tecnici” del più alto fine dell’apprendimento permanente, e ad esso sono sempre ricondotti nel loro corretto esercizio;
  • l’importanza dell’apprendimento auto-riflessivo, attraverso l’applicazione su te stesso di quanto vai apprendendo per esercitarlo su altri;
  • l’importanza del confronto dialettico con i tuoi colleghi impegnati nella preparazione dell’esame o già abilitati, rivolto ad acquisire una più articolata possibilità di rappresentare le tue esperienze in modo “trasparente”, ovvero comprensibile (e, ove del caso, valutabile) da parte di terzi.

Valori, self-reflexive learning e peer review: tre chiavi fondamentali per divenire un professionista maturo e cosciente, che agisce a pieno titolo come “operatore dei diritti”, prima che tecnico dei processi.