Come si accede

Come già illustrato in altra pagina , il servizio di certificazione delle competenze si esplica nello svolgimento di un esame pubblico, svolto da una commissione di nomina regionale. Possono accedere all’esame due tipologie di candidati:

  • i partecipanti a percorsi formativi di qualificazione autorizzati o finanziati dalla Regione Lazio, in regola con le norme sull’obbligo minimo di frequenza, in presenza di Documento di formalizzazione degli apprendimenti rilasciato dall’ente erogatore del corso, che cura direttamente l’iscrizione alla sessione di esame. Detto documento è obbligatoriamente integrato, in caso di riconoscimento di crediti formativi – dal relativo dossier documentale.
  • le persone che dispongono di un Documento di validazione dei propri apprendimenti non formali ed informali, acquisito in esito al servizio di individuazione e validazione. L’iscrizione all’esame avviene attraverso presentazione alla Regione di specifica domanda da parte della persona interessata, che può altresì avvalersi a tal fine di un ente titolato al servizio di certificazione. In specifici e motivati casi la Regione può prevedere l’accesso diretto all’esame di candidati in possesso del solo documento di trasparenza (accesso “per innesto”), accompagnato dalle evidenze a comprova di quanto in esso dichiarato.

Le sessioni di esame sono rivolte a tutti i candidati aventi titolo, indipendentemente dal contesto (formale, non formale, informale) nel quale gli apprendimenti sono maturati.

Come è composta la Commissione di esame

L’esame certificatorio è svolto da una Commissione composta nel rispetto dei criteri di collegialità, indipendenza, terzietà ed oggettività .

Ove non altrimenti disposto da normativa cogente in materia di professioni ed attività regolamentate, la Commissione è composta da tre membri:

  • il Presidente, scelto tra dirigenti regionali o funzionari regionali esperti nella materia, con il ruolo di responsabile del processo;
  • un operatore abilitato all’esercizio della funzione di pianificazione e realizzazione delle attività valutative per gli aspetti di metodo, scelto nel rispetto del criterio di rotazione da apposito elenco regionale, che opera in qualità di referente e responsabile del processo di valutazione;
  • un operatore autorizzato alla realizzazione delle attività valutative per gli aspetti di contenuto curricolare e professionale, scelto nel rispetto del criterio di rotazione da apposito elenco regionale, nell’ambito della sezione a cui afferisce la qualificazione oggetto di certificazione, che opera in qualità di referente e responsabile di contenuto, in modo coordinato al responsabile del processo di valutazione.

Sulla base delle caratteristiche della qualificazione oggetto di certificazione, l’organizzazione e lo svolgimento dell’esame può vedere la partecipazione di un soggetto titolato alla sezione “Servizio di supporto alla certificazione” del relativo elenco pubblico nazionale.

Come è articolato il servizio

Il servizio di certificazione si articola in una pluralità di fasi, complessivamente rivolte a garantire il rispetto dei requisiti essenziali del procedimento pubblico:

  1. In primis la Regione, supportata dal soggetto titolato, verifica della presenza del possesso dei requisiti di ammissibilità dei candidati alla sessione di certificazione;
  2. Una volta positivamente superata la fase di ammissione, l’operatore esperto di metodo sviluppa per ogni candidato la scheda di disegno valutativo, indicante le tipologie di prove prestazionali e di argomenti del colloquio tecnico. Il disegno è definito sulla base di due fattori: le caratteristiche dei singoli candidati, specificate dalla documentazione presentata in sede di ammissibilità (Documento di formalizzazione degli apprendimenti, Documento di Trasparenza, Documento di validazione  ed evidenze ) e gli indicatori di valutazione delle competenze oggetto di certificazione. Clicca qui per vedere il format tipo di scheda individuale di disegno valutativo. L’esperto cura altresì la pianificazione del complessivo processo di valutazione. All’esperto di metodo impegnato nelle attività preparatorie è riconosciuta una prestazione a forfait di n. 1 ora per singolo candidato all’esame dotato di Documento di validazione. La prestazione è verificata dalla produzione di idonea scheda individuale di disegno valutativo;
  3. Il disegno valutativo, che ha valore metodologico, è tradotto in concrete prove di verifica dall’esperto di contenuto curricolare e professionale, che definisce altresì gli indicatori di osservazione (ciò su cui la Commissione porrà il suo sguardo in sede di esame) ed i relativi criteri di valutazione degli esiti (il livello minimo di risultato che il candidato deve raggiungere per superare la prova). Giunti a questo punto del processo, vi sono tutte le condizioni amministrative e tecniche necessarie per lo svolgimento dell’esame.
  4. I candidati, opportunamente convocati, svolgono l’esame di fronte alla Commissione in seduta plenaria, sulla base del disegno valutativo di cui ai punti precedenti. Nel rispetto dei relativi ruoli, i tre membri provvedono in modo integrato alla conduzione dell’esame ed alla valutazione sommativa dei suoi esiti, espressa per singolo candidato e distinta per singola unità di competenza oggetto di certificazione. Il processo e gli esiti sono oggetto di verbalizzazione, curata dal membro abilitato all’esercizio della funzione di pianificazione e realizzazione delle attività valutative per gli aspetti di metodo e sottoscritta da tutti i componenti. Il verbale è quindi trasmesso alla Regione.
  5. Una volta verificata la regolarità del processo, la Regione cura il rilascio delle attestazioni individuali conseguenti al giudizio espresso dalla Commissione e la loro registrazione, a fini di tracciabilità e verifica.

Quali possono essere gli esiti dell’esame

Il servizio di certificazione può concludersi con diversi esiti.

Nel caso in cui tutte le Unità di Competenza costituenti un profilo risultino positivamente valutate, è rilasciata la qualificazione “completa”, con valore di attestazione di parte terza pubblica. Ad esempio, se il profilo di interesse era quello di “Cuoco”, composto da 4 Unità di Competenza, in caso di loro avvenuta certificazione è rilasciato un Certificato di Qualificazione professionale che reca esplicitamente nel frontespizio la dizione “Cuoco”.

Ove solo alcune Unità di Competenza risultino positivamente valutate, è rilasciata la relativa certificazione, con valore di attestazione di parte terza pubblica. Riprendendo l’esempio di prima, se l’esame è stato superato solo per 2 Unità su 4 (o se il candidato si è presentato all’esame per certificare solo due Unità, con risultato positivi) è rilasciato un Certificato di Qualificazione che nel frontespizio, al posto di “Cuoco”, presenta le denominazioni delle Unità positivamente valutate. Ciò significa che il portatore non potrà fregiarsi della qualifica completa, ma segnalare al mercato del lavoro e ad ogni altro soggetto interessato il sicuro possesso di due competenze professionali di cucina. Le singole Unità di Competenza certificate concorrono per capitalizzazione all’acquisizione della qualificazione a livello di profilo. Se il candidato si ripresenta all’esame per acquisire la qualifica completa non deve più dare alcuna dimostrazione di possesso di ciò che gli è già stato certificato.

Clicca qui per esaminare il format tipo di Certificato di Qualificazione.

Per le Unità di Competenze non certificate la Regione, su indicazione della Commissione di esame, rilascia Documento di validazione redatto secondo il medesimo format previsto per il Documento di validazione rilasciato a cura del soggetto titolato e sostitutivo del medesimo, utile al fine dell’accesso ad ulteriori sessioni di esame.